Nella danza invisibile che lega gli eventi, il tempo non scorre in modo lineare e uniforme: si scompone, si intreccia, si espande e si condensa in un susseguirsi di attimi che parlano una lingua misteriosa, quella delle coincidenze.
Una dimensione che la collettiva “Il Tempo: Sincronicità e Interconnessioni” in corso a Palermo in via delle Croci 16 nei locali dello spazio espositivo “Experience”, ideato e curato da Leonarda Zappulla, esplora affrontando il tema dall’angolo visuale degli artisti.
Sono loro a interpretare le nozioni di tempo e spazio come elementi di un tutto che si colloca oltre la percezione quotidiana.
A esporre le loro opere, Alice Anti, Anna Maria Belli, Daniela Biella, Antonella Canfora, Lia Chia, Stefania Corvino, Francesco Delli Noci, Francesca Giambino, Marco Grechi- MARK, Rossella Marino, Maria Paola Mortellaro, Sofia Nancy, Paolo Residori, Dario Romano, Davide Romano, Paola Salomè, Maria Scalia, Pippo Spinoso e Michele Stocco.
“Il concetto di sincronicità, teorizzato dallo psichiatra, antropologo e filosofo svizzero Carl Gustav Jung – spiega Leonarda Zappulla, storico e critico dell’arte, curatrice della mostra – si riflette come un filo invisibile che collega i mondi manifestandosi attraverso eventi che sembrano privi di causa ma che acquistano un significato profondo se letti con attenzione”.
“Le coincidenze – prosegue – sono espressioni tangibili di una realtà che si estende oltre i confini dello spazio e del tempo, dove il multiverso, con le sue infinite possibilità, si manifesta in modi imprevedibili e sorprendenti: in questo contesto, l’uomo è al centro di un labirinto psicologico e simbolico in cui il fenomeno del déjà-vu è uno degli aspetti più affascinanti”.
“In un mondo sempre più sfuggente e frammentato – osserva Leonarda Zappulla – l’artista contemporaneo si trova a svolgere un ruolo fondamentale: non è solo un osservatore, ma un ponte tra queste dimensioni sconosciute, che potrebbero essere anche quelle del sogno: attraverso la sua sensibilità ci invita a guardare oltre l’apparenza e a riconoscere la bellezza delle connessioni segrete”.
Ogni opera diventa così un tentativo di fissare il momento in cui il tempo si sospende e l’invisibile si fa visibile.
“Se le coincidenze sono segni di una connessione più profonda – conclude – e se il déjà-vu è una finestra su altre dimensioni, allora l’arte diventa un linguaggio in grado di comunicare ciò che sfugge alla logica, proprio perché arriva direttamente dall’inconscio”.
“Il Tempo: Sincronicità e Interconnessioni” è un viaggio attraverso percezioni alternative, un invito rivolto al pubblico a riconoscere il ruolo fondamentale dell’arte come strumento di esplorazione e interpretazione.
Il vernissage, la presentazione ufficiale delle opere allestite nel percorso sensoriale e il cocktail di benvenuto si terranno sabato 23 novembre alle 18:00.
Le opere, in mostra dallo scorso 16 novembre, rimarranno fruibili fino al 29 del mese, tutti i giorni eccetto la domenica dalle 10:00 alle 17:00 e il sabato solo su appuntamento.
L’ingresso è libero e gratuito.
*In allegato “Siesta” di Maria Scalia